Le Contrade di capra

Caprino fresco, che all’apparenza ha questi spicchi colorati, come a voler celebrare le tradizioni di paese, dei quali la Toscana è piena. Infatti in ogni borgo o città ci sono, per motivi più o meno storici le suddivisioni in quartieri, rioni, sestieri, terzieri, comunque denominate contrade, alle quali spesso sono collegate delle rievocazioni storiche e fungono come punto di aggregazione sociale, le stesse sono sempre contraddistinte e caratterizzate da colori, spesso anche rappresentati con immagini e geometrie in drappeggi e bandiere.

Andrea Magi per tanti anni ha praticato per passione l’antica arte della bandiera ed è sempre stato affezionato alle manifestazioni storiche di ogni genere, ordine e grado, pertanto l’affinatore ha voluto rappresentare questi usi e costumi, questi territori e la loro storia, con un formaggio simbolico, caratterizzato da vari colori, che assume un aspetto estetico di impatto, ma la funzione dei colori è duplice, in quanto oltre a consentire una visibilità cromatica, i colori ne caratterizzano anche l’aspetto organolettico.

Questo formaggio viene prodotto solo con latte di capra e si definisce una lavorazione lattico-presamica, oltre ad essere gradevole esteticamente è molto appetitoso e stuzzicante grazie alla sua elevata acidità, che tutto sommato è equilibrata rispetto il resto dei sapori.

Per i colori utilizziamo sempre spezie ed aromi diversi: cannella in polvere, zenzero, curcuma, spinaci, paprika, carbone vegetale e barbabietola, non c’è una regola per l’accostamento dei colori, in modo che ognuno potrà identificarsi in un formaggio oppure un altro, in funzione al suo credo di appartenenza.

La crosta è edibile, ma dovrà essere consumato quanto prima per evitare l’insorgenza di muffe, fino a che le stesse sono bianche va bene, può essere gustata anche la crosta, ma in caso si trasformino in grigie o verdi è consigliabile asportare la crosta e mangiare solo l’interno.